Firenze, Conservatorio L.Cherubini, Sala del buonumore

Conservatorio di Musica Luigi Cherubini
Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Piero Farulli


 

ATTENZIONE !!!

EVENTO RINVIATO AD ALTRA DATA DA DESTINARSI

 

Dedica:

Piero Farulli, un grande artista, oltre che a un grande maestro, per noi tutti era prima di tutto un grande esempio, dato che aveva compiuto missioni grandiose: il Quartetto Italiano e dopo la Scuola di Musica di Fiesole. ENERGIA, GENEROSITA’, PASSIONE, AMORE PER LA MUSICA, CONCENTRAZIONE, SINTESI, INTENSITA’, FIDUCIA: una miscela unica che ha creato il “MIRACOLO FARULLI”. Possedeva un’energia che sembrava non esaurirsi mai. Era come se la musica lo ricaricasse e, con generosità e trasporto incredibili, instillava l’amore per la musica agli allievi, al pubblico…a tutti! La sua passione trasudava da tutta la sua persona e aveva un grande potere di contagio che si poteva percepire non solo dalle sue parole, ma da un linguaggio paraverbale ricchissimo. La sua figura imponente era di grande carisma: aveva uno sguardo che poteva accarezzarti, come scuoterti, scavarti in profondità fino a farti male; il suo tono di voce da pacato, in un attimo debordava, poteva anche diventare un urlo spaventoso! Abbiamo sempre percepito un’intensità e una capacità di concentrazione eccezionali, che facevano sì che anche noi, durante le sue lezioni, dessimo tutto il meglio. Lui ci guidava durante le esecuzioni, cantava, parlava, urlava, muoveva le sue grandi mani, ci faceva cogliere al volo dei messaggi puramente emotivi: il risultato era fortissimo, immediato. Ed era questa la parte più bella e preziosa del suo insegnamento: rendere viva, vibrante la pagina scritta, nel rispetto più profondo della volontà dell’autore. Questo era lo scopo ultimo dell’esecutore e, grazie a lui, lo percepivamo come un traguardo raggiungibile! E poi la fiducia. Amava i suoi allievi e aveva fiducia nelle loro possibilità. Severissimo, intransigente, sentivamo però che faceva davvero il tifo per noi, che credeva in noi. Questa emotività così accesa gli regalava attimi d’ira, come momenti di grande tenerezza verso di noi, i suoi allievi. Come non buttarsi a capofitto nella costruzione della nostra personalità di musicisti, se un uomo così straordinario, un artista, un grande maestro, aveva così tanta fiducia in noi? Alla fine non si poteva fare a meno di crederci! Capita spesso, quasi ogni giorno di sentirsi ancora contagiati da questa sua forza straripante, sia in ambito concertistico, che didattico. E’ un esempio irripetibile che incredibilmente, continua a scuoterci, ispirarci, a farci pensare, evolvere, migliorare, anche dopo tanti anni. Cosa desiderare di più da un maestro? In questo giorno così particolare, in cui noi suoi allievi proponiamo pagine affrontate insieme a lui, ci fa piacere dirgli ancora una volta, con infinita gratitudine:
Grazie Maestro Farulli! Alina Company

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QUARTETTO DI FIESOLE
Alina Company
Simone Ferrari violini
Flamina Zanelli viola
Sandra Bacci cello

Tiziano Mealli pianoforte
Fabrizio Merlini viola
Andrea Nannoni cello

A. WEBERN Langsamer Satz
J. BRAHMS Sestetto per archi in Sib maggiore op. 18
A. DVORAK Quintetto in La maggiore op. 81

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